La Mole Antonelliana osservata da via Gaudenzio Ferrari pare un poco birichina e invita a gustare Barbera. È la vista che si ha dalla Buta Stupa, enoteca aperta da Alberto e Patrizia a fine 2012. Il nome del locale in piemontese significa “bottiglia tappata”, un’usanza contadina e non solo una frase fatta. «Diamo ai clienti la possibilità di bere vino al bicchiere di qualunque tipo», spiega Alberto, sommelier, e mi fa piacere sottolinearlo mentre gusto la Guerriera firmata Romano Dogliotti.
La cucina è all’altezza di una vineria di qualità, con battuta di Fassone al coltello, taglieri – salumi, formaggi, acciughe al verde (ottime), lingua – ma anche tajarin e altri piatti espressi. Locale piccolino e carino, spazio esterno in estate. Aperto a pranzo e cena, organizza degustazioni e serate a tema, talvolta in musica, in base all’ispirazione. Si pranza con scarsi 20 euro a testa, cullando i pensieri con buon calice.
La Buta Stupa, via Gaudenzio Ferrari 5, Torino, tel. 011.5823842, cell. 338.4733583.