Aquaria, il più recente sviluppo delle terme a Sirmione

A Sirmione le terme le conoscevano già gli Antichi Romani e i resti della villa sulla punta estrema della penisola – quasi una spa di due millenni fa – ne sono testimonianza, così come i versi dei poeti, in primis Catullo.
Quando nel 1889 il palombaro veneziano Procopio s’immerse nel Garda e intercettò a 20 metri di profondità, proprio di fronte alle Grotte di Catullo, la sorgente Boiola, iniziò lo sviluppo dell’industria termale, con lussuosi alberghi e gli stabilimenti intitolati a Virgilio e Catullo (qui la poesia è regina).
Aquaria è la struttura più recente, inaugurata nel 2003: un complesso di 10mila metri quadrati, con due piscine termali collegate, interna ed esterna, a livello del lago, con idromassaggi, cascatelle e lettini effervescenti, vasca relax, percorso vascolare e docce emozionali, oltre alla palestra (con ingresso e tariffe a parte). Assai funzionale il sistema automatizzato utilizzato negli spogliatoi, interamente gestito con braccialetti elettronici.
L’acqua, riscaldata a 36 gradi, è classificata come sulfurea salsobromoiodica, ossia contiene zolfo (e al naso si sente), fa bene alla pelle, e molto alla mente perché rilassa e ritempra. L’ingresso varia dai 27 ai 33 euro, tra giorni feriali e festività, per tre ore di ammollo, più che sufficienti per un totale benessere.
Il resto del giorno lo si può trascorrere nella magica Sirmione, tra reperti di Roma Imperiale, chiese longobarde, il castello scaligero, e passeggiate nel parco dedicato a Maria Callas, che qui soggiornò a lungo, alternando la vista tra la sponda lombarda e quella veneta del Lago di Garda.

Aquaria
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Sirmione
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