Pronti, vacanze, via: le previsioni per l’estate 2016

Negli alberghi, la metà degli arrivi si conta tra giugno e settembre

 

Gli operatori turistici guardano con ottimismo all’estate 2016. L’indagine Swg-Confesercenti stima in 36 milioni gli italiani che preparano la valigia, con una spesa di 33 miliardi di euro (+10% rispetto allo scorso anno): una buona notizia per il comparto.

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Però i timori legati all’instabilità economica incidono sui programmi. Il 28% ha deciso di ridurre la spesa, mentre il 35% intende mantenerla invariata; il 55% di chi rimane a casa lo fa per risparmiare. Come conseguenza, le mete nazionali sono preferite ai viaggi all’estero: il 76% degli italiani rimane nel Belpaese, preferendo Puglia, Sicilia e Sardegna. Chi si sposta oltre confine sceglie, invece, Spagna, Grecia, Francia e Croazia. Sulla durata, il 18% si concede una settimana, il 19% allunga fino a 13 giorni.

«I risultati dell’indagine – sottolinea Claudio Albonetti, presidente di Assoturismo-Confesercenti – ci confermano che gli italiani, dopo anni di difficoltà, di rinunce e di risparmi, vogliono ricominciare a vivere le meritate vacanze estive».

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Snocciola dati anche il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca: «Il valore aggiunto prodotto ogni anno dalle attività connesse al turismo è di circa 171 miliardi di euro pari all’11,8% del prodotto interno lordo».  L’estate è la stagione regina per gli albergatori: nel periodo giugno-settembre gli esercizi ricettivi italiani ospitano quasi 55 milioni di persone, per un totale di 235 milioni di pernottamenti, pari al 50% degli arrivi annuali e al 61% delle notti dormite, e gli stranieri sono il 51% (in testa i tedeschi, seguiti a distanza da americani e francesi).

«Si tratta di un trend -commenta Bocca- che da un lato conferma il grande appeal che la destinazione Italia esercita nei confronti dei turisti di tutto il mondo e dall’altro ci ricorda che le famiglie italiane negli ultimi anni hanno dovuto stringere la cinghia per fronteggiare una crisi che non si è ancora conclusa».

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