“Vino d’autore” a Enrico Remmert e Luca Ragagnin

“Un libro colmo di ombre”, ossia zeppo di persone, città, edifici, alberi e colline. Il giornalista Bruno Quaranta ha definito così L’acino fuggente, ultima fatica letteraria di Enrico Remmert e Luca Ragagnin, in occasione  della consegna ai due autori, oggi a Torino, del premio “Vino d’Autore”, il riconoscimento di Go Wine riservato a scrittori che rendono il vino un protagonista delle loro opere, come ha sottolineato il presidente dell’associazione, Massimo Corrado.

Il libro, edito da Laterza nella collana “Contromano”, percorre Langhe, Roero e Monferrato attraverso gli incontri con osti, cantinieri, vignaioli, allevatori, con una narrazione “in prosa e in versi”, merito della duplice estrazione degli autori: Remmert, romanziere, all’esordio con “Rossenotti” (Marsilio, 1997) ha ricevuto il Premio Chianciano e il Premio Tuscania, Ragagnin, paroliere e poeta, ha vinto il Premio Montale nel 1995.

«La nostra – hanno spiegato gli autori – più che una collaborazione è un’officina, avviata oltre dodici anni fa e con sei libri all’attivo ». L’acino fuggente rimane in bilico sui confini che dividono i vigneti: tra Langhe e Roero il fiume Tanaro, tra Langhe e Monferrato gli agnolotti. «Se sono quadrati, siete in Monferrato, se servono i plin, vi trovate in Langa», è la sentenza. Nel peregrinare tra campanili e cortili, nei mesi di gennaio e febbraio del 2013 Remmert e Ragagnin hanno individuato un faro di speranza nelle decine di turisti, perlopiù nordeuropei, incontrati nei piccoli paesi, nel mezzo della settimana (martedì, mercoledì), intenti a scoprire il Piemonte e i suoi tesori di storia, arte, natura e gusto.

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Da sinistra, Massimo Corrado, Luca Ragagnin, Enrico Remmert, Bruno Quaranta

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