Arriva da Parigi la prossima mostra che si inaugurerà il 21 giugno alle ore 18 nell’Oratorio dei Disciplinanti ora sede della collezione Peluzzi, a Monchiero Alto (CN), antico e suggestivo borgo che accoglie un art living hotel e il progetto Lo scrigno dell’arte.
In una chiesa sconsacrata nel meraviglioso contesto naturale delle Langhe, giunge una proposta che mette a confronto l’arte moderna con quella contemporanea. Si tratta di una mostra che racconta un secolo di arte italiana (1912-2012) attraverso le opere di una famiglia di artisti: Eso Peluzzi (1894-1985), Scipione (Gino Bonichi 1904-1933), Claudio Bonichi (1943), Benedetta Bonichi (1968). La mostra, dal titolo Ritratto di famiglia / Portrait de famille, già ospitata al Musée du Montparnasse di Parigi, per l’appuntamento italiano è curata da Patrizia Bottallo.
La scelta dello spazio espositivo non è affatto casuale. Proprio in questo borgo, infatti, Eso Peluzzi, pittore italiano della corrente divisionista, nativo di Cairo Montenotte (SV), si stabilì negli anni ’50 e lavorò fino alla sua morte (1985) circondato dall’affetto e dalla stima di intellettuali ed amici quali gli editori Giulio Einaudi e Livio Garzanti, gli scrittori Giovanni Arpino, Mario Soldati, Gina Lagorio, Guido Ceronetti, Italo Calvino, i critici d’arte Luigi Carluccio, Mario De Micheli, Massimo Carrà o musicisti quali Uto Ughi e Salvatore Accardo – che dopo la sua morte patrocinò un concerto in suo onore – fino a Sandro Pertini, amico ed estimatore di Peluzzi dal tempo della Resistenza. E proprio nel borgo antico di Monchiero i discendenti di Eso Peluzzi hanno continuato a trovare ispirazione artistica e tuttora mantengono la residenza-studio.
La mostra rimarrà aperta fino al 24 novembre nei fine settimana dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, con ingresso libero. Tel. 0173.792190, www.scrignodellarte.it .