Il tema del 31esimo Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma al Lingotto Fiere da giovedì 10 a lunedì 14 maggio, è «Un giorno, tutto questo», espresso attraverso cinque domande: «Chi voglio essere?», «Perché mi serve un nemico?», «A chi appartiene il mondo?», «Dove mi portano spiritualità e scienza?», «Che cosa voglio dall’arte: libertà o rivoluzione?». Le risposte arrivano da scrittori, scienziati, economisti, filosofi, registi, artisti, dando vita a «un grandioso mosaico, a un concerto di voci, a una ricchissima costellazione osservando la quale si può forse riuscire a capire qualcosa in più sul mondo e sul tempo nel quale ci troviamo a vivere».
Migliaia di risposte fanno una verità? Si cercherà di capirlo passeggiando nei padiglioni del Lingotto, tra libri, dibattitti e incontri. Anteprima mercoledì 9 alle ore 19.30 al Duomo delle Ogr (corso Castelfidardo 22), con inaugurazione della «Mostra sulle cinque domande» e reading di Paolo Cognetti, Premio Strega 2017; a seguire lettura-spettacolo di Fabrizio Gifuni dedicata ad Aldo Moro, a quarant’anni esatti dall’assassinio del politico democristiano.
Giovedì 10 maggio, il Salone si apre con la lectio magistralis di Javier Cercas sull’Europa; lo scrittore spagnolo prova a spiegare cosa sia il Vecchio Continente: «Se mi vedessi costretto a rispondere con una sola frase a questa domanda – dice – probabilmente la cosa più onesta sarebbe riprendere ciò che dice Sant’Agostino, nelle sue Confessioni, all’inizio di una sensazionale riflessione sulla natura del tempo: “Se nessuno mi domanda cos’è l’Europa, lo so; però, se voglio spiegarlo a chi me lo domanda, non lo so”». Nei cinque giorni di Salone vengono interrogati e s’interrogano anche Carlo Petrini, Michelangelo Pistoletto, Corrado Augias, Carlo Sini, Gustavo Zagrebelsky, Ferruccio De Bortoli e Ilvo Diamanti («Popolocrazia. La metamorfosi delle nostre democrazie»), Giovanni Floris («Ultimo banco. Perché insegnanti e studenti possono salvare l’Italia«), lo psicoanalista Massimo Recalcati, Alessandro Leogrande, Walter Siti, lo psichiatra Vittorino Andreoli con «Il silenzio delle pietre».
Nel fitto programma troviamo: il Premio Pulitzer Andrew Sean Greer, il Premio Oscar Giuseppe Tornatore, il Premio Nobel per la Letteratura Herta Müller, Roberto Saviano, Niccolò Ammaniti, il dialogo tra Bernardo Bertolucci e Luca Guadagnino, al sabato Vittorio Sgarbi con una lezione magistrale di storia dell’arte, di domenica Philippe Daverio su «come la storia dell’arte sia uno strumento privilegiato per analizzare e capire l’identità del nostro Paese», una pattuglia di scrittori dalla Francia, paese ospite, raccolti sotto lo striscione «Maggio francese», con Edgar Morin a parlare del Sessantotto, dalla Svezia Björn Larsson («La vera storia del pirata Long John Silver»), Giuseppe Culicchia, Paolo Giordano con il nuovo romanzo «Divorare il cielo», Maurizio De Giovanni, Luciana Littizzetto, Alessandro D’Avenia, Fabio Volo, Dori Ghezzi, Dacia Maraini, Daria Bignardi, Silvio Muccino, Giovanni Allevi e il suo primo romanzo, Gad Lerner e Laura Boldrini a discutere di migrazioni, giovanissimi Youtuber di successo come Favij e Sofia Viscardi.
Tra gli speciali: Lucca Comics&Games, con fumetti e videogiochi, «Solo noi stesse», sezione dedicata al pensiero femminile, la striscia quotidiana «Il mito legge il giornale» su cronaca e attualità, «scienza e nuove tecnologie», i «40 anni della Legge Basaglia» con Grégoire Ahongbonon, il «Basaglia d’Africa» che in 25 anni di lavoro ha accolto e liberato dalle catene oltre 60mila malati psichici africani, «Anime Arabe», il «Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo» con i genitori di Giulio Regeni, «L’Autore invisibile» dedicato alla traduzione, con autori e traduttori a confronto.
Orario 10-20 tutti i giorni, biglietto 10 euro (ridotto 8 euro), programma su www.salonelibro.it.