Pubblicato il Rapporto sul Turismo 2017

È stato pubblicato il Rapporto sul Turismo 2017, realizzato da Unicredit insieme al Centro Studi Touring, con i dati definitivi del 2016. In Italia il settore vale, compreso l’indotto, 173 miliardi di euro, pari al 10,3% del prodotto interno lordo nazionale, e occupa due milioni e 700mila lavoratori.

A livello globale, il mercato registra una crescita del 3,9% e le previsioni confermano il trend anche per l’anno in corso. L’Europa rimane la destinazione turistica più visitata mentre la Francia è la prima nazione al mondo, con 84,5 milioni di arrivi internazionali, seguita da Stati Uniti (77,5), Spagna (68,2) e Cina (56,9). L’Italia è quinta con 50 milioni di arrivi, che diventano 113 sommando il turismo domestico, in decisa ripresa. Il Veneto è la regione più turistica d’Italia, seguita a lunga distanza da Campania e Sicilia. La spesa turistica degli stranieri nel Belpaese ha toccato la cifra record di 36,4 miliardi di euro. I tedeschi sono di gran lunga i più presenti, seguiti da francesi, inglesi e americani, pronti a essere catturati da 33mila hotel e 134mila strutture extralberghiere, per un totale di quasi 5 milioni di posti letto.

 

Il modo di fare turismo è cambiato

Tralasciando i numeri per contestualizzare la ricerca, emerge innanzitutto che « Il modo di fare turismo è cambiato negli anni». La tecnologia è diventata un fattore determinante perché «ha ampliato a dismisura la possibilità di reperire informazioni», «ha rivoluzionato il tradizionale concetto di intermediazione (un operatore come booking.com lavora oggi con oltre 1,1 milioni di strutture ricettive nel mondo)» e, infine, «ha ridotto conseguentemente l’asimmetria informativa tra produttore e consumatore, offrendo a quest’ultimo la possibilità di generare contenuti propri e di diffonderli in modo pervasivo attraverso gli strumenti social».

In conclusione «il turismo nel mondo e in Italia continua a crescere, nonostante tutto: si tratta di un segnale importante per l’economia e dimostra che il desiderio di viaggiare e conoscere non sta venendo meno. I fattori che hanno remato contro, infatti, in quest’ultimo periodo sono molteplici: dalla crisi globale al terrorismo, dai fenomeni migratori all’affermazione di nuove forme di protezionismo in alcuni tra i principali Paesi a vocazione turistica».

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