Sempre più spesso si parla di droni, che gli esperti li chiamano SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto). Si tratta di velivoli senza pilota a bordo che solcano i cieli sopra le nostre teste. Nascono per scopi militari ma il loro uso si è ben presto allargato a nuovi settori, grazie alla fantasia dei creativi.
Uno degli impieghi più frequenti è quello della fotografia e delle riprese video. Per questi utilizzi sono necessari droni appositamente progettati, dotati di meccanismi di tipo elicotteristico, con numerosi rotori per decollare, volare e soprattutto rimanere immobili in quota. La stabilità è un requisito essenziale per evitare immagini… mosse! Perciò, oltre ad apparecchi sofisticati, è necessario un pilota bravo nel maneggiare il radiocomando. Per fortuna l’uomo è ancora indispensabile.
I risultati sono straordinari, con riprese in movimento di persone, edifici, monumenti, veicoli. È sufficiente abbandonarsi ai sogni per osservare da prospettive impossibili agli umani barche in navigazione sui fiumi, cavalli al galoppo nelle praterie, scalatori a mani nude su pareti di roccia, oppure appollaiarsi sulle guglie delle cattedrali, risalire cascate, attraversare valichi alpini e cogliere il sole al tramonto sulla baia con gli occhi di un gabbiano.
Oltre alle caratteristiche spettacolari delle immagini, un vantaggio di questa tecnologia è il costo ridotto rispetto ad aerei ed elicotteri che ne ha favorito la diffusione soprattutto in ambito turistico per raccontare un territorio attraverso la natura, gli eventi, e per promuovere alberghi, strutture ricettive, parchi divertimento.
Una società specializzata è la Cinefly, con sede nel torinese, che utilizza droni con sistemi di stabilizzazione in grado di sollevare camere da ripresa di eccezionale qualità per ottenere immagini in alta risoluzione davvero sensazionali.