Arte e industria da Eventinove

È stata presentata oggi a Torino un’interessante iniziativa per abbinare arte e industria. In Via della Rocca, nella sede di Eventinove, che insieme alla Galleria Marcorossi gestisce il progetto, l’imprenditore Bruno Guidi e la fotografa Jill Mathis hanno raccontato come sia possibile realizzare una comunicazione d’impresa innovativa, persino d’avanguardia, esaltando l’anima di una fabbrica.

Dal 1968 la Guidi produce componentistica per la nautica. La sede è a Grignasco, in provincia di Novara, e il catalogo comprende accessori in bronzo, ottone, alluminio e cromati, raccorderia, valvole e rubinetterie. L’azienda investe sulla qualità in modo determinante ed è un riferimento nel settore con una distribuzione a livello mondiale (oltre il 60 per cento delle vendite è oltre confine). Il valore aggiunto per competere sui mercati internazionali è il Made in Italy ed è stata Jill Mathis, americana texana, a sottolinearlo con passione nella città di Camillo Benso conte di Cavour, guarda caso a due passi da via Mazzini: «Non avete idea di quanto siete apprezzati nel mondo per la bellezza del vostro Paese!».

La collaborazione tra Bruno Guidi e Jill Mathis è nata nel 2008 per celebrare i quarant’anni dell’azienda attraverso una serie di scatti ripresi in fabbrica, scovando la maestria nei gesti del lavoro quotidiano e la perfezione degli oggetti, tra colpi di mazza, bulloni, stampi, presse, ingranaggi. Un percorso proseguito attraverso l’incontro con l’inglese Chris Gilmour che ha ricostruito uno yacht Camuffo – il più antico cantiere nautico ancora in attività, fondato nel 1448 – utilizzando soltanto colla e cartone, in scala uno a uno (4 metri e mezzo di lunghezza), evidenziando gli accessori installati a bordo di produzione Guidi. L’opera dei due artisti è stata documentata attraverso due cortometraggi di Alberto Nacci, presentati appunto questa sera.

Gilmour&Mathis. L’arte contemporanea incontra l’industria è stata l’occasione per approfondire una tendenza in atto nella comunicazione d’impresa e comprendere, come ha detto Bruno Guidi, che “la creatività è qualcosa che l’industria ha in comune con l’arte”. A maggior ragione in Italia.

L1030892

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scroll to top