A Piobesi Torinese si impara la cultura italiana del cibo

Arrivano a Piobesi Torinese dalla Russia e dal Cile per imparare a cucinare italiano all’IFSE (Italian Food Style Education). «L’obiettivo – spiega Raffaele Trovato, direttore e anima del progetto – è diffondere la cultura agroalimentare italiana nel mondo». Dunque non solo ingredienti e cotture, bensì l’amalgama di conoscenze impastato con storia e tradizioni del Bel Paese.

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L’associazione, presidente Piero Boffa, nel 2006 ha preso in gestione dal Comune il castello di Piobesi Torinese, per impiantare la scuola con un investimento di oltre un milione di euro. Grazie a finanziamenti regionali e al supporto degli sponsor, elemento imprescindibile del piano economico, hanno attrezzato laboratori e cucine con le più moderne tecnologie in commercio.

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L’aula pratica ha sedici postazioni con piastre a induzione, forni, utensili e gli schermi collegati alla videocamera puntata sulla zona cucina dove il cuoco insegna. Il laboratorio di arte bianca è dotato di sfogliatrici, impastatrice, forno statico, bocche per pizza, panettoni e pasticceria, un mantecatore, l’abbattitore di temperatura, macchina sottovuoto, planetarie, microonde e mixer.

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La sala degustazione, per apprezzare vini e oli, è perfetta, funzionale  e accogliente: dominano il legno che dà vita alla vite e il vetro che custodisce il vino, e tutto è sapiente e ordinato, come la numerazione per i bicchieri impressa sui tavoli. L’aula magna è comoda, provvista di schermo e videocamera per osservare i gesti dei cuochi maestri, come nella grande cucina centrale, collegata in wireless alla sala ristorante per scambiare sguardi e parole tra studenti e insegnanti.

I master, di cucina e pasticceria,  rappresentano l’eccellenza formativa: tre mesi all’IFSE maneggiando pentole e attrezzi per imparare il mestiere, e tre mesi di stage in ristoranti e pasticcerie. Oltre tre quarti delle ore di lezione – dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18 – sono dedicate alla pratica. Tre docenti: Riccardo Marello e Ugo Mura in cucina, Piero Rainone alla pasticceria.  Soltanto sedici allievi a corso per raggiungere il massimo livello di concentrazione. Gli studenti sono italiani e stranieri, professionisti e apprendisti. L’IFSE ha collegamenti nel mondo, Asia, Russia, Sud America, Stati Uniti, sedi estere a Taipei e Vilnius, e prossimamente a Seul.

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I corsi più brevi – 4 settimane – sono rivolti a coloro che desiderano approfondire la cucina italiana. Organizzano anche seminari su cioccolato (il prossimo è il 15 luglio, info qui), torte, cake design, intolleranze alimentari, e incontri con affermati professionisti della gastronomia.

Raffaele Trovato riceve il premio Eccellenza Italiana
Raffaele Trovato riceve il premio Eccellenza Italiana

Un progetto davvero internazionale, premiato il 10 aprile  scorso come eccellenza italiana nella sede dell’Archivio Storico del Segretariato Generale della Repubblica. Un esempio concreto di collaborazione tra pubblico e privato: sono oltre settanta le aziende sponsor, una trentina del settore vinicolo. Una collaborazione importante è attiva con l’Accademia Italiana della Cucina. Un’attività intensa che porta ogni anno quasi mille appassionati a frequentare i laboratori IFSE sotto il motto “mangiare bene per vivere meglio”. www.ifse.it

1 Comment

  1. Ugo4 Luglio 2014

    Grazie Marco, bellissima descrizione, a presto.

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