A Guarene per Cantè j’Euv

Ritorna a Guarene, il 12 aprile dopo 13 anni di allegre camminate per il Roero, Cantè j’Euv, la festa del folclore locale, della musica e del piacere di ritrovarsi in vista della Pasqua.
È una tradizione antichissima, figlia della cultura contadina che spingeva i ragazzi del paese a salire sui carri la sera per visitare le cascine, intonando filastrocche e chiedendo, proprio come una questua, una dozzina di uova in cambio. L’abbaiare del cane nell’aia magari svegliava le persone di soprassalto, temendo l’arrivo di banditi, ma la stizza cedeva subito il passo alla gioia di stare insieme, e poteva persino accadere che il padrone, oltre a donare le uova, invitasse i baldi giovanotti a entrare in casa, per bere vino e mangiare salame.
Sabato 12 aprile, dalle 18.30, Guarene si animerà dunque di una miriade di gruppi folcloristici. Le donne indosseranno la “vesta” – gonnellina lunga, scialle e foulard – mentre alcuni uomini porteranno la “mantlin-a”, il tabarro, e un cappello scuro. Si mescerà vino e si gusteranno i frutti della terra cucinati seguendo ricette antiche, tra paioli di rame illuminati dalla luce delle candele, per riscoprire e comprendere le radici della cultura centenaria di questi paesi. www.guarene.it

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