Una Biennale Democrazia “duale”

Vive sul dualismo la terza edizione di Biennale Democrazia – www.biennaledemocrazia.it – in programma a Torino dal 10 al 14 aprile 2013 e presentata questa mattina al Teatro Regio.

“Utopico. Possibile?” è infatti il titolo di quest’anno. «Viviamo un tempo di cambiamento – ha sottolineato Gustavo Zagrebelsky, presidente di Biennale Democrazia – non saremo più ciò che siamo oggi, stiamo toccando il fondo della drammaticità ma non possiamo sottrarci al dovere della speranza». E per superare l’inquietudine (rappresentata dal punto interrogativo) possiamo – anzi, dobbiamo – affidarci alla cultura. «La politica lasciata da sola – ha continuato Zagrebelsky – produce concentrazione di potere, così come l’economia lasciata da sola produce concentrazione di ricchezza». Il superamento della crisi attuale passa dunque attraverso l’integrazione tra politica, economia e cultura.

È più che mai utile, perciò, riflettere sul tema della democrazia nella società contemporanea, un aspetto evidenziato dal Sindaco di Torino, Piero Fassino: «Il mondo si è globalizzato ma le modalità in cui si esplica la democrazia fanno ancora riferimento al modello dello Stato nazionale del Novecento».

Un allargamento di orizzonti che si manifesta anche nella scelta di dedicare un focus all’Africa, luogo simbolico per una “riflessione sullo sviluppo possibile”, con la partecipazione di autorevoli esponenti di Paesi come Mozambico, Angola e Congo Brazzaville.

Segno del futuro presente è invece l’apertura della manifestazione affidata al neo Presidente della Camera, Laura Boldrini, che terrà la lezione inaugurale al Teatro Regio mercoledì 10 aprile alle ore 18. Un atto altamente simbolico che collocherà Torino al centro dell’attenzione mediatica nazionale, riconoscendole il ruolo di laboratorio delle idee.

E la sera stessa, alle 21.30 sempre al Teatro Regio, “L’illogica utopia”, spettacolo omaggio a Giorgio Gaber nel decennale della scomparsa con la partecipazione straordinaria del suo coautore storico, Sandro Luporini, potrà forse confermare, con la musica e le parole del Signor G, che “l’utopia è il vero luogo del pensiero”. Chissà che al termine della cinque giorni di Biennale Democrazia non si possa dire, rovesciando il titolo: “Utopico? Possibile!”.

Programma completo su www.biennaledemocrazia.it .

Biennale Democrazia

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