Per Paolo Mieli l’Italia ha bisogno di oblio

A Paolo Mieli sta a cuore la pacificazione sociale. Almeno questa è l’impressione che ha dato ieri sera al Somaschi Hotel di Cherasco presentando, insieme a Sergio Soave, il suo ultimo saggio I conti con la storia, edito da Rizzoli. Come si trattasse di un impegno civico a coronamento di una carriera spesa nella trincea dell’informazione, raccontando gli echi di guerre politiche fragorose.

Il libro è un viaggio lungo duemila anni, da Pericle al Novecento, con l’intento di smascherare falsità storiche date per assodate ai nostri giorni. Mieli si avventura in questo compito con coraggio, trattando argomenti come la schiavitù, la Resistenza, il negazionismo, il Risorgimento, partendo dal presupposto che “non è possibile attribuire tutte le ragioni a una parte e tutti i torti all’altra, ma è doveroso esplorare anche le ragioni di chi è stato sconfitto e i torti dei vincitori”. Perché “riconoscere le contraddizioni del passato aiuta a comprendere meglio il presente”.

Da tali premesse scaturisce una seconda esigenza, profondamente sentita da Mieli: l’oblio. «Mi sono chiesto – ha spiegato – se davvero abbia senso preservare a tutti i costi la memoria, come spesso sentiamo ripetere. Credo che esistano due tipi di memoria: quella vendicativa, il cui unico scopo è giustificare il male inflitto ai propri nemici, e quella comprensiva, che osserva i fatti storici con distacco per comprenderli appieno, in tutte le loro sfaccettature». È necessario lasciare il passato al passato, e impedire che venga strumentalizzato per combattere le battaglie del presente. L’oblio va inteso in tal senso: un tentativo di voltare pagina per non continuare a scannarsi. Mieli ha portato ad esempio il 25 aprile, vissuto per decenni in Italia come occasione di contrapposizione tra fazioni politiche, quasi per continuare a combattere la guerra. «Da quando ho tredici anni – ha concluso – nella mia vita c’è sempre stato un nemico da odiare, un demone da abbattere. Vorrei non accadesse più».

Paolo Mieli al Somaschi Hotel
Paolo Mieli al Somaschi Hotel

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