Ferragosto all’Expo

Expo 2015 Milano ha festeggiato il Ferragosto con una grande affluenza di pubblico. La settimana è  iniziata con numeri in crescita e ha raggiunto il picco sabato 15 agosto.

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Per entrare nei padiglioni la gente si è messa pazientemente in fila, con code di un’ora e mezza per il Giappone e 50 minuti per gli Emirati Arabi Uniti, due Paesi molto richiesti; entrambi hanno strutturato il loro spazio come un’esperienza coinvolgente per i visitatori.

Giappone
Giappone

L’organizzazione nipponica è meticolosa, con sale in successione per entrare in contatto con lo spirito del Sol Levante, conoscere le prossime sfide ambientali e terminare con lo spettacolo gastronomico-teatrale nel ristorante del futuro, in un riuscito mix di emozione e razionalità.

Emirati Arabi Uniti
Emirati Arabi Uniti

Gli Emirati Arabi Uniti accolgono gli ospiti tra le dune del deserto, con la piccola Sara protagonista nel filmato, ricco di effetti speciali, che spiega l’importanza di salvaguardare la natura, anche una sola palma, per vivere in armonia. Il messaggio ribadito con forza, e cantato in coro, è: «La Terra sei anche tu!». A fine visita si presenta in anteprima Expo 2020 Dubai,  focalizzato su tre concetti: sostenibilità, mobilità e opportunità.

Corea
Corea

La Corea ha interpretato il tema ufficiale di Expo, Nutrire il pianeta – Energia per la vita, con grande impegno, mescolando tradizione e tecnologia, dagli ongii, le giare di terracotta utilizzate per conservare il cibo, ai robot, concentrandosi sul processo della fermentazione come possibile soluzione alle questioni alimentari della società contemporanea.

Cina
Cina

Nella sinuosa pagoda della Cina si ripercorrono lavori e abitudini della vita contadina nei secoli, e uno scenografico mosaico luminoso ricostruisce le immagini della natura. Nella sala del teatro, l’animazione intitolata Riunione di famiglia è davvero suggestiva e invita i giovani a preservare il legame con le proprie radici.

Azerbaigian
Azerbaigian

Il padiglione dell’Azerbaigian è un delicato intarsio di musica e immagini costruito attorno all’albero della biodiversità, con fiori colorati che suonano al contatto delle mani e sfere di vetro che si affacciano sul Decumano, la via principale di Expo.

Iran
Iran

L’Iran invita a passeggiare tra natura, arte e storia, accompagnati da filmati e immagini affascinanti proiettati sul video wall che fa da fondale alla mostra.

In Malesia ci si immerge nell’ambiente della foresta pluviale, ricostruita dentro una struttura in legno lamellare che richiama la forma di un seme.

Brasile
Brasile

In Brasile si sobbalza passeggiando sulla rete sospesa, prima di addentrarsi tra la vegetazione tipica.

Colombia
Colombia

La Colombia guida i visitatori alla scoperta dei suoi cinque piani termici, scendendo con un ascensore immaginario dai cinquemila metri delle vette delle Cordigliere fino al mare, passando per la capitale Bogotà (a quota 2.640 metri), mettendo in mostra il meglio di agricoltura, industria e turismo.

Germania
Germania

La Germania ha lavorato con dedizione per affrontare seriamente le questioni ambientali, sotto il leitmotiv Fields of ideas (i “campi delle idee”), valorizzando la tecnologia tedesca, a partire dalla seedboard, il supporto di cartone che si trasforma in uno schermo per interagire con le postazioni didattiche.

Lituania
Lituania

La Lituania ha organizzato il proprio spazio in modo raffinato, con richiami al cosmo e una sfera interattiva sulla storia degli alimenti nel paese baltico.

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La Russia si mette in mostra con fierezza, tra manifesti storici, vodka e caviale.

Stati Uniti
Stati Uniti

Gli Stati Uniti usano le coltivazioni verticali come marchio della loro presenza a Expo.

Italia
Italia

E l’Italia? Dirimpetto all’Albero della Vita, alto 37 metri, Palazzo Italia, 14 mila metri quadri ripartiti tra sei livelli, esibisce l’orgoglio nazionale. Molto visitato (fino a due ore di attesa per entrare, a Ferragosto), è un viaggio tra le bellezze del Paese, artistiche e naturali, amplificate da giochi di specchi, la biodiversità del nostro territorio, con 21 specie in mostra nel Vivaio Italia, una per regione, l’inventiva e le capacità produttive del Belpaese. Il percorso si conclude con un inizio, la Carta di Milano, il documento che si pone l’obiettivo di “salvaguardare il futuro del pianeta e il diritto delle generazioni future del mondo intero a vivere esistenze prospere e appaganti”. www.expo2015.org

 

 

Suggerimenti

Il treno è il modo più comodo per raggiungere Expo 2015, scendendo alla stazione di Rho – Fiera Expo 2015, o alla stazione della metropolitana M1 di Rho – Fiera. In auto, arrivando presto è possibile trovare un posteggio nei pressi della stazione ferroviaria di Rho – Fiera Expo, altrimenti si possono utilizzare i parcheggi 3 e 4 di Fiera Milano e quelli di Expo, a pagamento.

Acquistando il biglietto online si evita la doppia coda all’entrata: biglietteria e varchi di accesso.

Prima di mangiare, controllare i prezzi dei piatti per evitare spiacevoli sorprese. Posti risparmiosi: la pizza di Alce Nero, accanto al Biodiversity Park, la finestrella del take-away dell’Oman, il ristorante malese. Portando con sé una bottiglietta di plastica si fa rifornimento alle Case dell’Acqua, disponibili gratuitamente per dissetare i visitatori.

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