Elio Garis, esempio di creatività a Punto 65

Punto 65, a Torino, è uno spazio nuovo, nato da una collaborazione tra professionisti della comunicazione, per incrociare idee e sviluppare progetti comuni. La sede è in via Ventimiglia 65, nella sede dell’agenzia Be Brand (www.bebrand.it), anima del gruppo insieme a Francesco Oriolo, esperto di marketing, e Michela Piras, organizzatrice di eventi.

 

 

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«Per vincere la crisi è necessario essere creativi», dicono e ne hanno dato immediatamente prova coinvolgendo Elio Garis, artista della materia, capace di trasformare il ferro in opera pulsante. L’incontro si è svolto ieri ed è stato moderato da Tonino Rivolo, giornalista dell’Eco del Chisone, di Vigone come Garis. «Ho seguito – ha spiegato Rivolo – il percorso artistico di Garis dagli esordi e sono impressionato dal suo essere perennemente insoddisfatto: la sua ricerca è incessante e questo atteggiamento lo porta a lavorare con materiali sempre diversi».

Una sensazione confermata dallo stesso artista: «Quando un elemento non riesce a raccontarmi più nulla, allora devo cambiare». Così Garis è passato dalla ceramica – “l’innamoramento iniziale” avvenuto durante un corso in Francia – al vetro, e poi al gesso, al bronzo, al ferro, alla sabbia, fino alla carta, ma rimanendo fedele a un’idea di rispetto: «Bisogna ascoltare il materiale, andargli dietro, e mai imporgli una forma».

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L’essenza dell’arte di Garis è la sinuosità; la si ritrova nelle grandi sculture all’aperto, negli altari dentro a chiese moderne e antiche, negli elementi architettonici di edifici pubblici e case private. E nelle ultime sabbie, pettinate come i giardini zen giapponesi, tracciando le anse di fiumi immaginari con serenità: «Sto bene quando le faccio».

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Un incontro appassionante, quello con Elio Garis a Punto 65. Al quale è seguita una coda appetitosa. Ancora materia trasformata in arte, questa volta per il palato, grazie a Ivano Maero del ristorante La Torre di Brondello, nel Cuneese. Ha presentato il Pelaverga, vitigno autoctono del Saluzzese, vinificato in purezza, rosato e spumante rosé, e una selezione di formaggi da intenditori: plaisentif della Val Chisone, Monte Nebin, tuma dal bot della Val Varaita, toumin del mel. E per non farsi mancare proprio nulla, grissini e salumi del Canavese selezionati da Scelto Piemonte.

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