Alle Ogr quattro incontri con la musica dei cieli

«La musica dei cieli» è un festival diffuso sul territorio nazionale che atterra tra l’8 e il 22 dicembre alle Ogr di Torino (corso Castelfidardo 22), con artisti della scena italiana e internazionale che si confrontano sul tema dell’incontro tra culture e sui legami tra musica e spiritualità. «Si tratta – si legge nella nota introduttiva – di un viaggio musicale fondato sulla convinzione che in Italia, centro del Mediterraneo e millenario crocevia di storie e culture, sia ancora possibile sfidare l’idea che le differenze comportino necessariamente ostilità».

«La musica dei cieli» offre perciò l’occasione di ascoltare musiche di ogni genere, provenienti da mondi apparentemente inconciliabili, e, contemporaneamente,  di riflettere e confrontarsi su «nessi antropologici», come il sacro e la religiosità.

 

Paolo Fresu quintet feat. Daniele di Bonaventura

Daniele di Bonaventura e Paolo Fresu (foto Andrea Rotili)
Daniele di Bonaventura e Paolo Fresu (foto Andrea Rotili)

Il programma prevede quattro appuntamenti di rilevanza internazionale. Il primo, venerdì 8 dicembre alle ore 21, vede protagonisti il trombettista Paolo Fresu con il suo quintetto e il bandoneonista Daniele di Bonaventura in «Jazzy Christmas», ovvero «il suono del Natale in chiave jazz». Il concerto si propone di «raccontare i tanti natali, le tante esperienze e tradizioni diverse che accompagnano questa festa». Spiega Paolo Fresu: «Il Natale di ognuno di noi è differente ma suona sempre uguale il senso di felicità e condivisione che appartiene a tutti i popoli. Jazzy Christmas è il nostro modo di mettere insieme, in musica, sensazioni e ricordi intramontabili».

 

Noa, Love Medicine

Noa
Noa

Sabato 9 dicembre alle ore 21 sale sul palco la cantante Noa, con la sua band, per presentare l’ultimo album, «Love Medicine», titolo che esprime la convinzione che «la musica, quando è onesta e amorevole, è una medicina per l’anima». Un lavoro intenso, nel quale sono contenuti brani ispirati a luoghi o persone, come «Nothing but a Song» e «Happy Song», con rimandi a Milton Nascimento e Joao Bosco, una versione ebrea di una canzone di Gilberto Gil intitolata «Peace», e musiche composte per un musical sulla vita di Giovanni Paolo II.

 

Noureddine Khourchid e i Dervisci Rotanti di Siria

Dervisci Rotanti (foto Dragan Tasic)
Dervisci Rotanti (foto Dragan Tasic)

Mercoledì 20 dicembre alle ore 21 Noureddine Khourchid e i Dervisci Rotanti di Siria offrono un percorso estatico di musica e danza, con 10 munhid (cantanti dell’ordine Shadhiliyya) e due danzatori dell’ordine Mawlawi, per avvicinarsi alla natura divina, in uno spettacolo tra i più intensi della tradizione sufi, riassunto nelle parole del  mistico Jaladdin al-Rumi: «Ogni essere che risiede lontano dalla sua fonte aspira ad essere riunito ad essa».

 

Vinicio Capossela con i cerini di Santo Nicola

Vinicio Capossela (foto Viola Pantano)
Vinicio Capossela (foto Viola Pantano)

Venerdì 22 dicembre alle ore 21, Vinicio Capossela accende «I cerini di Santo Nicola», «racconto infiammabile per voci suoni e canzoni», ispirato all’immagine della stazione di Milano innevata, con «alcuni diseredati che si aggruppano attorno al fuoco di un grosso bidone» e accendono «i cerini della buona favella che attizzano la fantasia e donano l’eloquenza». Insieme a Capossela, tra le ombre del racconto, ci sono l’attore Paolo Rossi e i musicisti Vincenzo Vasi, Glauco Zuppiroli, Alessandro “Asso” Stefana.

Info e biglietti sul sito www.ogrtorino.it.

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