A ritrovar la vigna, a Castagnole delle Lanze

Erano almeno un centinaio ieri ad apporre le targhette con il proprio nome nelle vigne di Castagnole delle Lanze, in provincia di Asti. Sono le persone che hanno scelto di adottare un filare di vite (100 euro ogni 20 metri), sostenendo così i produttori locali e ricevendo 12 bottiglie di Barbera d’Asti DOCG Lanze che possono a tutti gli effetti considerare il loro vino.

«Il progetto – ha spiegato l’assessore Marco Cortese – è nato in Comune tre anni fa e ha già riscosso un notevole successo, con oltre duemila persone che hanno aderito da Italia, Europa, Australia, personaggi famosi e non, tutti comunque amanti del buon bere».

Tra le vigne di Castagnole delle Lanze ieri era un susseguirsi di “adottanti” intenti a cercare il filare di vite “adottato” – quasi un figlio ritrovato – e apporre emozionati la targhetta con il proprio nome sul palo in testa alla vigna. Erano veneti, lombardi, piemontesi, emiliani, mossi da antiche radici familiari castagnolesi oppure dalla ricerca di un contatto diretto con la natura. E la sera, sotto i portici nel centro del paese, in concomitanza con la festa patronale di San Pietro, in duecento hanno festeggiato con una cena abbondante e gustosa, innaffiata ovviamente da una buona Barbera. www.lanze.it

Marco Cortese
Marco Cortese, assessore del Comune di Castagnole delle Lanze

Castagnole delle Lanze

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