A Montà, sabato 28 novembre dalle ore 20, in piazza Vittorio Veneto si svolge il primo Festival internazionale della Canzone al Tartufo, sotto l’egida dell’Università dei Canti da Tartufo.
L’idea è di Luciano Bertello, sviluppata insieme a Giovanni Tesio e Ugo Giletta, e sostenuta dalla Fondazione Casa del Tartufo Bianco d’Alba e dal Comune di Montà. È un modo per riconoscere il valore culturale, e non soltanto gastronomico, di un prodotto simbolo delle Langhe, esaltato da poeti e scrittori, reso divertente da vignettisti e umoristi, e musicato dai cantastorie di Langa.
Conduce la serata un’icona della piemontesità: Bruno Gambarotta. Sul palco salgono autorevoli rappresentanti della “canzone popolare d’autore” di Langhe, Roero e Monferrato e delle regioni tartuficole d’Europa: Sergio Pavat dall’Istria, Padre Filip e il chierichetto (Filippo Bessone e Luca Occelli), Paolo Frola, la Cricca dji mes-cià, Piero Montanaro, il Brav’om. Dirige l’orchestra, secondo lo stile dei più blasonati festival della canzone, il maestro Peppe Vessicchio. La giuria di giornalisti ed esperti del settore conferisce il premio della critica al miglior testo, mentre il Sapìn d’oro viene assegnato direttamente dal pubblico. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
Ad accompagnare la manifestazione, lo Street Food al tartufo dello chef Andrea Ferrucci del Ristorante Marcelin, con assaggi di Fassona al coltello, crostoni di pane casereccio con burro aromatizzato alla nocciola Piemonte e acciuga, crema di patate di Langa castagne di Cuneo, uovo al padellino, e irresistibili grattate al tartufo. Menù completo a 20 euro, possibilità di prenotare allo 0173.975569.
Dalle ore 17 alle ore 20, i Croquants del Périgord e la Banda Musicale di Montà presentano Aspettando il Festival, mentre alle ore 22 inizia il “dopo festival”, con musica jazz e jam session al tartufo, con caldarroste e vin brulé, per scacciare i pensieri maligni e concludere una giornata di festa a Montà.